Cerca nel sito
Categorie prodotto
QR Code
GLI IMPRESSIONISTI E IL GIAPPONE: ARTE TRA ORIENTE E OCCIDENTE STORIA DI UN'INFATUAZIONE
Prezzo: | €49,00 Iva esente |
---|---|
Spese di trasporto: | A partire da € 5,50Maggiori dettagli |
Cod. art.: | 271360 |
Disponibilità: | Disponibile |
Quantità: |
Descrizione
Il Giappone è lontano. Perché non è terra di passaggio. Gli occidentali, con Alessandro Magno, sono arrivati in India nel IV secolo a.C., Marco Polo va in Cina alla fine del Duecento, i portoghesi arrivano in Giappone solo alla metà del Cinquecento, ma già alla metà del Seicento i giapponesi chiusero le frontiere per riaprirle solo nel 1853, per intervento degli Stati Uniti. Ma un flusso di poche e preziose cose giapponesi (porcellane, tessuti, dipinti, oggetti, stampe) non aveva mai smesso di arrivare in Europa. Nella seconda metà dell’Ottocento furono soprattutto gli impressionisti – Monet e Manet soprattutto, e poi anche Whistler, Gauguin, Van Gogh, Toulouse Lautrec – a rimanere stregati dalla semplicità e leggibilità dell’arte giapponese. Una forma di poesia visiva fatta di pochissimi ingredienti. Tendenza che rimane il tratto caratteristico di uno stile, un "levare" più che aggiungere che fa del gusto giapponese uno dei modelli non solo di molti artisti ma di impostazione mentale per architetti, designer, stilisti, pubblicitari, fotografi, illustratori, addirittura cuochi per tutto il Novecento e oltre, fino ai nostri giorni. Basti pensare ai manga. A questo fenomeno di innamoramento è dedicato questo libro, che ci accompagna dai primi segnali di un rapporto in costruzione, fino all’esplosione dell’impressionismo – cui è destinata la maggior parte del libro –, alle avanguardie novecentesche, al Bauhaus, fino ai manga.Area riservata
Carrello
Il carrello è vuoto
Ultimi consultati